L’ascesa dell’islam politico vista da Burgat e l’analisi di Morelli del conflitto come nuovo codice contemporaneo: due novità in libreria
L’Islamisme à l’heure d’Al Qaida (L’Islamismo ai tempi di Al Qaida), di François Burgat, Editions La Découverte, Parigi, ottobre 2005. François Burgat offre una lettura profonda dell’Islamismo. Sostiene la propria analisi sugli eventi recenti, dall’11 Settembre al fallimento del processo di Barcellona, che non ha considerato lo sviluppo fondamentale delle società arabe. Questo inizio del 2006 ci mostra la crescita dell’islam politico, la recente scalata al potere in Palestina con Hamas, già affermato nella vita politica di Algeria, Egitto, Giordania, Libano e Marocco e saldamente in crescita in Turchia. François Burgat ci mostra lo sviluppo storico dell’islam politico. Secondo l’autore, la nascita dei Fratelli Musulmani nel 1928 è stata la prima fase dell’islamismo, che affrontava il colonialismo. La decolonizzazione irrisolta, con la scalata dei “Pinochet arabi” sostenuti ciecamente dai paesi occidentali rappresenta la seconda fase. L’accresciuta durezza della “generazione Al Qaida” costituisce la terza fase. Un’analisi rigorosa, seria e documentata, agli antipodi degli stereotipi e sovra-semplificazioni sottolineati dai media.
Conflitto. Identità, interessi, culture di Ugo Morelli, Meltemi Editore, Roma, 2006.
Ugo Morelli insegna Scienze della mente e Organizzazione aziendale presso la Trento School of Management, Università degli Studi di Trento. Nella sua analisi, il conflitto è un codice caratterizzante della contemporaneità e dell’avvento della civiltà planetaria; riguarda gli aspetti relazionali e locali dell’esperienza così come quelli politici e collettivi su scala globale. Il libro si sofferma in particolare su alcune variabili significative per l’analisi e la comprensione dei conflitti: l’ambiguità, l’invidia, le difficoltà di riconoscere la fragilità, la mancanza come condizione di possibile perdita ma anche come vuoto necessario per accogliere la differenza e la progettualità. Una parte significativa del libro è dedicata a quella particolare forma che è il conflitto della conoscenza.
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