Methods Processes of Change
20 maggio 2010
Metodi è un progetto di ricerca nato per conoscere e implementare le relazioni tra arte e società. Nella edizione del 2010 lo studio si è rivolto ai processi di trasformazione sociale responsabile spostando la ricerca verso diverse discipline.
La contemporaneità sta diventando espressione della collettività e della voglia che i singoli hanno di esprimere la propria opinione e il proprio peso. Le forme di socialità offerte dai nuovi media aprono la strada a spazi inediti di partecipazione e collaborazione. L’espressione artistica negli ultimi anni sta interpretando questa visione rendendo il pubblico non più utente, ma partecipante. La ricerca avviata da Love Difference approfondisce i legami tra partecipazione e cambiamento sociale, per aprire un punto di vista nuovo nel contesto dell’arte.
Il workshop Methods confronta e contamina metodi provenienti da diverse discipline, che agevolano i processi di trasformazione collettivi e individuali. Pone attenzione alle metodologie di carattere partecipativo, interdisciplinare, esperienziale e che, mettendo «l’umano al centro», producono una crescita dell’individuo. Ricerca strumenti e visioni da poter utilizzare per promuovere una progettazione attenta alla sostenibilità e che sviluppi il bene comune.
La struttura del workshop è residenziale, della durata di una settimana. Ha coinvolto 43 esperti di differenti discipline e nazionalità. La forma di lavoro scelta prevede brevi presentazioni degli esperti, una rielaborazione dei gruppi di lavoro multidisciplinari. Al termine dell’analisi di ogni tematica, ogni gruppo ha riportato a tutta l’assemblea i contenuti rielaborati. A questi vanno aggiunti i momenti conviviali che hanno contribuito a generare un clima di condivisione.
I partecipanti si sono chiesti:
Da dove nasce il cambiamento?
Quando una trasformazione si può dire metabolizzata?
Quali caratteristiche deve avere un processo di trasformazione per costruire bene comune?
Le risposte a queste domande sono presentate all’interno di giornate tematiche. Il programma è partito dalla visione sulla persona e sui percorsi che il sé intraprende per raggiungere una consapevolezza. Il secondo giorno ha indagato sul sistema sociale all’interno del quale i soggetti si relazionano. Le giornate successive sono improntate sugli aspetti della sostenibilità, della partecipazione e dell’integrazione. L’ultimo tema è stato il bene comune come obiettivo che la trasformazione persegue e modifica.
Hanno partecipato: Eliana Brizio, Centro Noosoma; Stefano Collizzolli, Zalab; Rosanna D’Ambrosio, cuoca; Marco De Barba e Nicola Mancon; Caccadura; Claudia Eipeldauer, Wochenklausur; Aliaa El Gready, Gudran Association for Art and Development; Emilio Fantin, artista; Guido ferilli, IULM; Timothée Guicerd, Labforculture – European Cultural Foundation; Mary Jane Jacob, The school of the art history of Chicago and Bauhaus University Weimar; Maria Rosa Jijon Cetoj, FLACSO Quito; Marco Lampugnani, Snark space making; Thomas Legl, EURO TC, Kur u Gesundheitszentrum knappenhof; Christina Medina, @ tendance; Chris Naylor, Camden Town and Primrose Hill, Home and housing strategy; Fabio Pettirino, antropologo; Michelangelo Pistoletto, artista; Max Rapkin, chiropratico; Denise Rocca, University of Arts London; Grazia Rossi Jacopo Rossi Maurizio Rossi, Osteria La Villetta; Emanuele Quintarelli, Open Knowledge; Stefano Schiavo, Lago design; Alessio Sciurpa; wwambient; Daniel Urrea, Medellin Digital; Daniela Uslenghi e Michael Wenger, Hoffman Institute; Erik Vedel, Cusine Provençale; Maria Zanchi, Publink; Luigi Zanzi, Università di Pavia.
Curato e condotto da Love Difference e Artway of thinking, promosso da Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, con il supporto del programma europeo LLP Grundtvig workshop.
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