The city is one of us
25 - 31 maggio 2008, Bari
Seconda fase del workshop “Arte per la trasformazione sociale", nell'ambito della XIII Biennale dei Giovani Artisti d'Europa e del Mediterraneo
Workshop interdisciplinare e partecipato curato da Emanuela Baldi, Abdalla
Daif, Sameh El Hlawany e Filippo Fabbrica, con la partecipazione speciale
di Porzia Petrone.
Con la partecipazione di: Florence Aigner, Saïd Aït El Moumen,
Alkis Daikos, Isabel Andreu Roglà, Yossi Atia, Hasan Salih Ay, Mirjana
Batinic, Sonia Leimer, Lina Rica, Antonio Martino, Anna Mawby, Fanny Mesnard,
Anja Puntari, Tamara Romeo, Itamar Rose, Micheal Strasser, Samuel George
Taylor, Secil Yaylali, Amina Zoubir.
La XIII Biennale dei Giovani Artisti d'Europa e del Mediterraneo (Associacion
Internationale pour la Biennale des Jeunes Créaterues de l’Europe
et de la Méditerranée – BJCEM) ha invitato Love Difference
a curare la seconda fase del workshop “Arte per la trasformazione
sociale”.
Durante la Bjcem i partecipanti, che hanno progettato e formulato la proposta
per il loto progeto “The city is one of us” a Biella durante
la prima fase del workshop,
hanno sviluppato diverse attività per coinvolgere i partecipanti
alla Biennale e ancor più gli abitanti di Bari nel loro lavoro.
“La memoria” è stata considerata dai partecipanti come
la conoscenza di uno spazio. Il primo passo verso il dialogo è stata
la scoperta dello spazio vissuto dagli abitanti della città. Quindi
il workshop ha voluto vivere l'esperienza della città di Bari attraverso
gli occhi di un'anziana, di un pescatore, di un bambino...
Presentando, discutendo e lavorando con gli abitanti, i partecipanti hanno
indagato i temi del ruolo sociale dell'artista e del dialogo interculturale.
"Non è stato facile rientrare nell'idea di
"The City is one of us" ad un anno di distanza, credo però
che l'ambiente di Bari vecchia sia stato d'aiuto. L'accoglienza della gente
del sud ha permesso agli artisti di entrare nelle case con spontaneità,
ed in pochi giorni si è creato uno scambio, quando dopo che gli artisti
erano stati accolti dai baresi, questi hanno riacmbiato la visita entrando
alla Biennale, portando con
sè tradizione, memoria, vita e rabbia anche, tradotte in azione.
Dove la traduzione linguistica non è risultata troppo efficace, sono
state le mani e gli occhi ad esprimere la necessità di scambiarsi
storie e conoscenze. Un dialogo tra l'arte del fare la pasta a mano e la
ripresa di una porzione di vita."
Emanuela Baldi
Guarda i video realizzati dai partecipanti durante il workshop:
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Video di Saïd Aït El Moumen |
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Video di Yossi Atia e Amina Zoubir |
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Video di Antonio Martino |
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Video di Itamar Rose |
Galleria di immagini (clicca sulla thumbnail per ingrandire)
Scarica la scheda di valutazione del workshop (PDF - lingua inglese)