da cose nasce cosa... su cosa cooperare?
WORKSHOP DI PROGETTAZIONE INTERDISCIPLINARE PARTECIPATA
aprile / maggio 2006
ARTE E SOCIETA’
NUOVE CONNESSIONI FRA GORIZIA E NOVA GORICA
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Esplorazione del territorio, video di Javier Gutierrez |
Love Difference ha avviato un processo di conoscenza e azione sul territorio del Friuli Venezia Giulia, individuando nella realtà di Gorizia – Nova Goriza un contesto assolutamente rilevante per quanto riguarda la sperimentazione di pratiche legate alla progettazione partecipata e alle relazioni interculturali.
Il primo passo di questo percorso è stato quello di interrogare e mettere a confronto le visioni degli abitanti sul territorio, e trarre da queste elementi per una progettazione condivisa.
E’ stato per questo organizzato un workshop di progettazione interdisciplinare, finalizzato a coinvolgere professionisti nell'ambito della mediazione culturale, arte, didattica, sociologia, e architettura, provenienti prevalentemente dal Friuli e dalla Slovenia.
L’obiettivo è stato quindi quello di intersecare gli sguardi provenienti da persone di diversi ambiti disciplinari e appartenenti alle due identità culturali a confronto sul territorio, destinate a creare un gruppo di riferimento in sito per l’attivazione di nuove relazioni con il contesto circostante.
Il tema principale è stato quello di rispondere alla domanda “Su cosa cooperare?”, individuando possibili linee progettuali condivise per la valorizzazione di contesti culturali, ambientali e produttivi, attraverso un metodo incentrato su creatività e interdisciplinarietà.
E’ stata un’occasione importante sperimentare concretamente sulla ridefinizione delle pratiche di cooperazione tradizionali, così importanti e spesso svilite in questo contesto, partendo dalla valorizzazione della creatività e delle competenze dei singoli partecipanti per costruire insieme un gruppo con un’obiettivo e un linguaggio condiviso.
Il gruppo ha operato una lettura del territorio di Gorizia - Nova Gorica, inteso come ambito fisico, sociale, emotivo, percettivo, al fine di comprenderne i limiti legati alla separazione e le potenzialità legate alle relazioni ed ai confronti fra persone e realtà socio-culturali diverse.
Sono state inoltre elaborate linee guida di possibili progetti, riguardanti: interverti diretti sul territorio e strumenti di politiche territoriali per la valorizzazione del contesto partendo dalla cultura e dalle relazioni.
Il lavoro condotto nel workshop per la fase di analisi e progettazione verrà proseguita mantenendo attiva la collaborazione fra Love Difference, gli enti e le persone che hanno partecipato.
Il workshop è stato realizzato in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e Modidi, è condotto da Filippo Fabbrica, Chiara Piraccini, Juan Sandoval (Love Difference) con la partecipazione degli artisti Artway of Thinking e Stefano Boccalini, e dello psicologo Ezio Scatolini.
Hanno partecipato: Marilena Cipro, Alessia Cividin, Lisa Castellani, Leone Contini, Valeria Cozzarini, Luigi Di Dato, Javier Gutierrez Rodenas, Michele Drascek, Cristina Imbro', Matjaz Kramar, Lucia Maracci, Claudio Meninno, Vanja Mervic.
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l'articolo pubblicato da Architettiregione (PDF
- trimestrale dell'ordine degli architetti del Friuli Venezia Giulia - ottobre
2009)
ABSTRACT: RISULTATI DEL WORKSHOP
Il lavoro fatto insieme ha condotto a una VISIONE (scarica in formato .PDF) comune del contesto, incentrata sul valore della relazione conflittuale che lega le due comunità di Gorizia e Nova Gorica, e sul potenziale connettivo che è insito nel territorio naturale.
La fase progettuale si è basata innanzitutto sulla ridefinizione delle pratiche di cooperazione tradizionali, con una PROPOSTA (scarica in formato .PDF) di attivazione di un laboratorio di cooperazione esteso ai membri della pubblica amministrazione e a professionisti, per ripensare della cooperazione sulla base della sperimentazione concreta di termini come: fiducia, reciproco sostegno, interdipendenza positiva, gestione democratica.
Tale laboratorio costituisce la sede per elaborare un piano di azione sul territorio coinvolgendo gli attori locali: istituzioni, agenzie di democrazia, associazioni private e pubbliche, comitati di quartiere, scuole, liberi pensatori.
Sono state inoltre elaborate linee guida di possibili progetti, riguardanti: sentieri artistici urbani, forum etno-antropologico, manifesti per la diffusione di informazioni, installazioni luminose e sonore.
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