Pasticcerie Love Difference - I dolci

le fruit de l'amour,
   di Saïd Ait El Moumen e associazione Dar Bellarj

Concept

A dir la verità, il dattero (frutto dell’amore) non è una scelta, ma piuttosto un dovere che ci riporta a una tradizione di centinaia d’anni, una tradizione di coraggio, pazienza, perseveranza, fede e sfida. I nostri progenitori hanno impiegato uno sforzo infinito per convivere con il gigantesco deserto marrochino. In questo posto, l’uomo non poteva sopravvivere senza la sua palma da dattero, e la palma aveva bisogno della protezione dell’uomo e della sua cura per crescere e diffondersi. Questa relazione, già tanto importante, è via via cresciuta nello spirito degli uomini attraverso il passare del tempo e attraverso ogni progetto, individuale o collettivo.
Oggi, che il mondo avanza velocemente e non importa come, ci affidiamo al dattero che rimane bello e buono, il frutto più apprezzabile al mondo. Il suo colore brillante e dorato, il suo sapore zuccherino dal leggero aroma candito enfatizzano la sua originaria provenienza orientale o semplicemente ci spingono a sognare di vivere un momento tranquillo nella calma e nella purezza di un’oasi nel Sahara. Nell’ambito dello scambio economico, i datteri hanno la loro storia lungo il percorso da Sud a Nord. Nelle pratiche religiose musulmane, durante il mese sacro di Ramadan, il dattero ha il posto della Regina, la quale invita generosamente a rompere il digiuno proprio cominciando con la sua degustazione.
È anche offrendo latte e datteri che il re è accolto e accoglie i suoi ospiti, cosí come è con latte e datteri che si festeggiano i fidanzamenti e matrimoni. L’interesse per il dattero non è infatti solamente personale, va oltre le frontiere di questa piccola parte del Sahara per diventare nel mondo un oggetto di ricerca, senza perdere il suo valore d’origine: un alimento prezioso, che invita a condividere e scambiare, e rappresenta così un tratto d’unione tra le differenti generazioni e le differenti culture.


Ricetta

Ingredienti:
- 2 kg di bei datteri
- ½ kg di farina di mandorle
- ½ kg di zucchero
- 1 cucchiaio d’acqua di fiori d’arancio
- il succo di mezzo limone
- 100 g di nocciole ben tostate e tritate
- 200 g di cioccolato al latte
- 200 g di cioccolato bianco

Preparazione:
Mettere lo zucchero in una pentola inossidabile con 150 ml d’acqua e il succo di limone (più o meno un cucchiaio).
Portare ad ebollizione sul fuoco medio per 15 minuti, controllare la cottura versando un cucchiaio del composto sopra un piatto, spengere il fuoco quando il composto è diventato mieloso.
Preparare i datteri: pulirli con l’aiuto di un panno o di un foglio di carta assorbente umido, aprirli su un fianco per togliere il nocciolo.
Mescolare sul fuoco lo zucchero con la farina di mandorle, aggiungere l'acqua di fiori d’arancio per profumare, lasciare bollire a lungo a fuoco basso e mescolare bene con l’aiuto di una spatola di legno per ottenere un composto omogeneo, poi aggiungere le nocciole.
Senza lasciar raffreddare, fare delle sfere e inserirle nel dattero aperto, ridando loro la forma iniziale.
Sciogliere il cioccolato bianco e il cioccolato al latte a bagno-maria separatamente in due pentole antiaderenti.
Immergere la metà dei datteri nel cioccolato bianco e il resto nel cioccolato al latte, disporli sopra una griglia e lasciarli raffreddare in frigo.
Disporre i dolci freddi in una scatola di vetro e chiuderla bene. Conservare in un luogo fresco.

















Maha El Madi e Saïd Ait El Moumen


Curricula Vitae

Saïd Ait El Moumen è musicista, ballerino e coreografo. Dopo un’esperienza decennale da percussionista, decide di cambiare direzione alla sua carriera partecipando ad un workshop condotto da leader coreografi tra cui G. Appaix , Hella Fattoumi, Sam Louwick, Bernardo Montet, Mathilde Monnier e Fatou Traoré. Nel 2003 fonda insieme a T. Izeddiou e B. Ouizgan la prima compagnia di danza contemporanea marocchina. Nel 2004 viene invitato dal Centre Chorégraphique National di Montpellier a partecipare al corso di formazione per ballerini professionisti di danza contemporanea EX. E. R. CE. Da allora il suo lavoro è un’esplorazione continua di danza, musica e video art.

Maha El Madi è la direttrice dell’associazione culturale Dar Bellarj situata nel cuore della Medina di Marrakesh. Dar Bellarj ha come obiettivo la promozione dell’arte marocchina e di trasmettere il messaggio culturale attraverso mostre tematiche. Dar Bellarj si occupa, tra le altre cose, anche del ruolo della donna nella società marocchina.